XX - Il Giudizio

Il Giudizio nei Tarocchi: ventesimo Arcano MaggioreCi sono due tipi di giudizio: uno di tipo sanzionatorio, che stabilisce che una persona si è comportata male e pertanto deve essere punita; si capisce che questo tipo di giudizio non prevede una facile remissione.

L'altro tipo di giudizio e quello che valuta e giudica ma non cerca per forza la condanna e tenta invece di approfondire la verità.

Questa carta dei tarocchi, il giudizio appunto, ci ricorda che alcune volte è necessario giudicare, in questo secondo senso, considerando il problema esattamente come si presenta, e pronunciarsi poi senza inutili mascheramenti, esprimendo liberamente la nostra valutazione.

È un arcano maggiore che al tempo stesso ci parla di salvezza: la persona che consulta affronta il giudizio per rinascere pulita di ogni peccato. In altri casi indica una prospettiva di rinnovamento personale che non tarderà a mostrarsi.

Se il consulto riguarda questioni sentimentali, questa carta indica che la situazione attuale, buona o cattiva che sia, rappresenta una conseguenza delle nostre azioni del passato.

Nel caso in cui si presenti rovesciata, la carta indica l'esigenza di porre rimedio a qualche grave ingiustizia, ma può anche segnalare indecisione, difficoltà di scegliere se non si chiede consiglio.

In definitiva, la carta del giudizio rappresenta un cambiamento in un processo che si era come immobilizzato, una possibilità di rinnovamento nel bene o nel male, l'apertura di nuove prospettive nella vita, la comparsa di una luce in mezzo all'oscurità.

Le parole chiave della carta del giudizio sono: risveglio, illuminazione, giustizia, rinascita.

Se appare vicino al sole preannuncia fama e ricchezza.

La luna è l'astro associato alla carta del giudizio dalla tradizione astrologica.

È comunque una carta il cui significato dipende molto dalla posizione, dritto rovesciata, in cui compare: al diritto può significare crescita professionale, promozioni sul lavoro o il superamento di una situazione difficile; rovesciata può indicare perdite di stabilità e in certi casi licenziamento.